Esprimo la mia piena condanna per le scritte minacciose comparse sui muri della città nei confronti di personalità del mondo sociale, politico ed imprenditoriale.
Desidero, altresì, criticare fortemente ciò che è accaduto lunedì pomeriggio in Sala del Tricolore, a prescindere dalle responsabilità dei singoli, che dovranno essere accertate nelle sedi opportune: chi ricopre ruoli pubblici, in particolare quelli elettivi, ha il dovere mantenere un atteggiamento decoroso ed adeguato all'incarico svolto.
Non si può chiedere il rispetto delle regole e pretendere fermezza se, con il proprio atteggiamento, ci si comporta in questo modo: che esempio possiamo offrire alla cittadinanza? Il 17 marzo la Sala del Tricolore era gremita di visitatori desiderosi di scoprire il luogo di origine della nostra bandiere, da lì a pochi giorni, in una sorta di surreale contrappasso, si è tramutata in una specie di arena per il pugilato.
Così facendo, peraltro, si è persa un'importante occasione per dimostrare fermezza ed unità d'intenti nel condannare le scritte di cui parlavo in precedenza: una gioia - si fa per dire - per i titolisti dei giornali, un brutto momento per la società reggiana.
questi dovrebbero dare l'esempio? siamo messi bene
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