sabato 15 ottobre 2011

Berlusconi al capolinea

Dall'ufficio stampa di FLI Reggio Emilia. "Ogni giorno in più di Berlusconi al Governo rappresenta un danno irreparabile per l'Italia". Questo il duro commento del coordinatore provinciale di FLI, Tommaso Lombardini, in seguito all'ultimo voto di fiducia ottenuto dal governo Berlusconi. "Visto che Berlusconi non vuole arrendersi all'evidenza, mi auguravo che il segretario del PDL potesse riportarlo a più miti consigli, invece Alfano, nella miglior tradizione cortigiana, non ha mosso un dito in questo senso ed, anzi, ha ribadito l'insostituibilità del premier." Lombardini è deluso da Alfano: "Avrebbe le credenziali per guidare un rinnovamento nel PDL, ma non riesce ad elaborare il concetto che un "no" detto a Silvio Berlusconi non rappresenta alto tradimento". Futuro e libertà, ormai da mesi, aveva messo in guardia la maggioranza, sempre più esigua, di governo: "Se Berlusconi ci avesse ascoltato, oggi l'Italia non sarebbe appesa ai mutevoli umori della Lega, dei responsabili, e di tutti quei parlamentari che, per garantire un solo voto, possono tenere in ostaggio un intero esecutivo". Secondo Lombardini, non può essere credibile nella guida del paese chiedendo nuovi sacrifici chi, fino ad un anno fa, negava l'esistenza stessa della crisi: "Per Berlusconi la crisi esisteva solo nei giornali di sinistra, e comunque era già stata superata: oggi le imprese ed i cittadini chiedono risposte dalla politica, ma in parlamento si discute di intercettazioni e di processo lungo (o breve, a seconda delle necessità)". Secondo Lombardini l'unica strada per uscire dall'impasse è quella delle dimissioni di Berlusconi e del voto in tempi rapidi: "Solo nuove elezioni, magari con un diverso sistema elettorale, possono smuovere questa situazione stagnante".