mercoledì 22 giugno 2011

Landi ha ragione, comune e provincia devono far squadra con i privati.

Dall'ufficio stampa di FLI Reggio Emilia.

"La realizzazione della stazione mediopadana rappresenta una straordinaria opportunità per Reggio Emilia che avrà, finalmente, l'occasione di essere conosciuta per meriti propri e di non essere più individuata come la città fra Parma e Modena".

Queste le impressioni di Tommaso Lombardini, capogruppo di FLI a Palazzo Allende, sull'intervento del presidente degli industriali Stefano Landi.

"Il presidente ha correttamente parlato di gioco di squadra, invitando gli enti locali a fare sistema ed a concorrere per la realizzazione di obbiettivi tanto ambiziosi quanto necessari, in ciò richiamando la relazione del suo predecessore Borghi, che usò parole simili pochi anni fa. Parole - rimarca Lombardini - che non hanno trovato seguito nel comportamento di comune e provincia".

Secondo Lombardini, occorre che comune e provincia abbiano una visione strategica della città: "non è pensabile, in un mondo globalizzato, fermarsi ai singoli progetti senza armonizzarli in una visione d'insieme: l'area nord della città deve essere valutata come risorsa per tutto il territorio, anche extraprovinciale, altrimenti il rischio è quello di trasformare la costruzione della stazione TAV nell'ennesima cattedrale nel deserto, alla faccia del marketing territoriale o della tanto decantata bella provincia".

A parere di Lombardini, "l'istituzione di una Fondazione per l'innovazione mi sembra un'ottima idea ma, anche in questo caso, è fondamentale il coinvolgimento degli enti locali, che non possono limitarsi a fare da spettatori, ma devono necessariamente giocare un ruolo da protagonista. E' facile - prosegue Lombardini - lodare le proposta altrui ed aderirvi solo all'ultimo momento, dopo averne verificato il successo, magari assumendosi impropriamente anche dei meriti".

"L'auspicio - conclude Lombardini - è che la presidente Masini non si sottragga, come suo solito, al dibattito in consiglio provinciale, come avvenuto sulla stazione dell'Alta velocità, ma che si confronti con maggioranza ed opposizione per garantire un rilancio ad un territorio che, se non è stato abbattuto dalla crisi, è tuttavia stato profondamente scosso dalla stessa".