martedì 5 ottobre 2010

Nasce FLI, la vera sfida futurista

Ex abrubto: perché avete sciolto AN per entrare nel PDL se dopo nemmeno due anni mollate tutto e fate un partito nuovo?
Questa è una delle domande che mi sento porre più spesso, da amici che hanno militato con me tanti anni in AN e da altre persone che seguono, più o meno attentamente, la politica.
Il motivo, in realtà, è semplicissimo.
Realizziamo oggi quello che il PDL non ha voluto - o potuto - essere.
Realizziamo oggi qualcosa di nuovo rispetto non solo ad AN, ma alla politica italiana.
Con Futuro e Libertà nasce una nuova forza politica, autenticamente liberale, moderna, capace di declinare in chiave presente e futura i valori fondanti della nostra società.
Le parole d'ordine, se perdono il significato che le sottende, non sono altro che meri esercizi di stile, diventano l'inutile, ed a  volte patetico, tentativo di fabbricarsi un'identità di comodo perché non si è in grado, o non si ha il coraggio, di accettare e governare il cambiamento che ci circonda.
Perché aumenta l'astensionismo? Perché i giovani se ne fregano della politica? Perché i cittadini rinunciano, di fatto, ad interessarsi della cosa pubblica, e cioè, in fin dei conti, della stessa società nella quale vivono?
Perché la politica non si cura più degli interessi della gente.
Solo per quello, in verità.
Gli scandali, il "magna magna", le villanie... esistono da quando esiste la politica, basta andare a leggere cosa accadeva in Grecia 2500 anni fa e si rimarrebbe esterrefatti... Vogliamo rimanere in tempi recenti? Leggete Guareschi (lui si che era un anticomunista vero, ed allora i comunisti c'erano sul serio, non come qualcuno che vorrebbe resuscitare lo spettro del comunismo per farsi più forte nella sua personalissima e presunta battaglia di libertà) e scoprirete che, dossier più, dossier meno, le cose non erano molto diverse sessant'anni fa.
Certo, oggi c'è internet che permette di sapere tutto di chiunque in tempo praticamente reale, ma il web ha anche un'altra e più importante funzione: fa correre veloci le idee, non solo le polemiche.
Il problema è che una volta, fra uno scandalo e l'altro (altro che casa di Montecarlo, nell'Italia bigotta e perbenista degli anni '50 e '60 si costruivano teoremi ben peggiori...), qualcuno, senza dire "ghe pensi mi", tentava di occuparsi del bene pubblico.
Lungi da me fare l'avvocato difensore della politica, ma un paese ha anche bisogno di una classe dirigente, e quella non si può pensare di trovarla esclusivamente nei CDA delle società...
Ed allora ci vogliono persone che abbiano a cuore l'interesse nazionale, che sappiano capire ed interpretare il presente in ottica futura, che comprendano che i tempi della politica, oggi, sono molto più veloci, ma che, non per questo, si debba azzerare o annullare il confronto.
In caso contrario, basta delegare tutto ad un amministratore.
All'amministratore delegato.
Di un consiglio di amministrazione.
Per l'appunto.
Ma questa non è più politica, è qualcosa che non saprei nemmeno definire.
Ecco, Futuro e Libertà nasce proprio per questo, per misurarsi con le sfide del presente, per interpretarle, per sognare e costruire l'Italia del domani, dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Occorre una visione di nazione, slegata dal singolo sondaggio, ma figlia di valori certi.
Rimettiamo i giovani, l'innovazione, il merito, l'impresa, i doveri e le responsabilità dei singoli al centro della nostra sfida, e riconquisteremo il futuro.

6 commenti:

  1. Ondata di nuovo seguendo Fini che plagiato da una passerina ha fatto favori al parentado?

    Proprio sicuro?

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  2. Avete fatto la scelta giusta e ora avanti tutta!!!!!!!!!

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  3. Caro Lombardini volevo chiederti una cosa,dopo che Fini ha rinnegato tutto quello che era come può essere ancora un politico credibile?
    Come fate voi a credergli?

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  4. Al primo coraggioso anonimo rispondo che se si dovesse giudicare l'azione politica di un intero movimento dalle avventure sentimentali del suo leader, altri partiti sarebbero in DISCRETO imbarazzo. Mi sfugge, inoltre, il nesso logico fra le proposte politiche di FLI e la famigerata passerina. In pratica è come dire: il cielo è azzurro, ho voglia di patate. Non vuol dire nulla. Esattamente come il post di Anonimo1
    Il secondo anonimo, invece, ha perlomeno tentato un'analisi. Fini poco credibile? Non credo proprio, declina in chiave attuale e moderna i valori di sempre. Liberi tutti di pensarla diversamente, ma ritengo che un politico sia tanto più credibile quanto riesca ad attualizzare e modernizzare la propria proposta politica, anziché ripeterla sempre uguale negli anni.

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  5. E' vero che Fini riposta in chiave moderna alcuni temi, come la legalità e il senso dello stato, che appartengono da sempre al patrimonio della destra e che di certo non appartengono al berlusconismo; e su questi temi gli do tutto il mio appoggio. Ma su di altri ha completamente rinnegato e negarlo significa essere intellettualmente disonesti. Un tema su tutti: il multiculturalismo, che non mi si venga a dire venisse propugnato dalla vecchia ALLEANZA NAZIONALE (con un nome così poi...) e che risulta una delle cose più ostiche da digerire per gli ex-An che delusi dal Pdl, non riescono tuttavia più a riconoscersi in Gianfranco Fini. Lì non c'è stato alcun ammodernamento di idee passate, ma un vero e proprio voltafaccia: si è passati dalla difesa dell'identità nazionale, ad una fantomatica costruzione di una nuova identità nazionale mista, che sono due cose diverse. Leggo FFWebMagazine e mi pare di scorgervi una retorica immigrazionista degna di radical-chichismo sinistrorso. Nel momento in cui in tutta Europa ci si accorge del fallimento del multiculturalismo, mi sembra davvero una posizione di "sinistra in ritardo" come ha detto Veneziani sul Giornale. Detto questo, ho rispetto e stima per gli amici di FLI, che mi sembrano mossi da ideali sinceri. Spero che, una volta scomparso Berlusconi dalla scena, si possa ritrovare un cammino politico condiviso.

    Costantino Diana, un giovane di destra deluso (sono tra i tuoi amici su FB, ciao!)

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  6. Ciao Costantino
    Prima di entrare nel merito ci tengo a sottolineare subito una cosa: né io né gli amici di FLI ci riteniamo portatori di verità assolute, ma vogliamo stimolare un dibattito che possa migliorare la proposta politica attuale nel centrodestra.
    Ora vengo allo specifico.
    Sull'immigrazione è bene chiarire alcuni equivoci: FFWebmagazine, molte volte, assume posizioni decisamente provocatorie, che vanno ben oltre le proposte stesse di Fini o di tante persone che lo appoggiano e che credono nel nuovo soggetto politico.
    Mi spiego meglio: per me (ma non sono il solo, anzi, direi che la maggioranza di FLI la pensa allo stesso modo) al primo posto viene la legalità, e visto che la clandestinità è un reato (giustamente) non si può transigere, la legge c'è e va fatta rispettare.
    Chi sbaglia deve pagare, bianco, rosso, nero, giallo o verde che sia.
    Sull'integrazione, invece, credo che sia non solo utile, ma addirittura necessario fare un passo in avanti.
    Sul multiculturalismo ho sempre avuto enormi dubbi, e credo che lo stesso Fini sia tornato su posizioni più "storiche" (in una recente intervista ne ha parlato in termini fallimentari, riconoscendo come fosse poco più di un'utopia), pur non rinunciando a posizioni che spesso sono scomode.
    Anche se, per amor di precisione, è bene chiarire che alcune proposte sono state del tutto travisate: la c.d. cittadinanza breve, tanto sbandierata dalla Lega (e dalla premiata coppia Feltri/Sallusti) per sputtanare il "compagno Fini", non mira altro che a permettere che diventi italiano solo chi ne ha veramente interesse e che, pertanto, sia disposto a studiare approfonditamente la nostra lingua, la nostra storia e le nostre tradizioni, anche quelle regionali. Adesso CHIUNQUE può diventare italiano dopo 10 anni, baste che ne faccia richiesta. E' così scandaloso diminuire di qualche anno il periodo di tempo necessario per chiedere la cittadinanza, a fronte di requisiti molto più stringenti? Io penso proprio di no.
    Ma penso ancora di più che il centrodestra debba dibattere di questo argomento, o rischia costantemente di firmare una cambiale in bianco alla Lega su un tema così delicato.
    Cmq, ribadisco, su questi temi il confronto è fondamentale.
    Grazie per le osservazioni, tornerò ancora su questo argomento.

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